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Museo Storico ed Etnografico di Creta

Fondato nel 1952 dalla Società per la Ricerca Storica Cretese, contiene collezioni di interesse storico, religioso e folkloristico. Si consiglia caldamente la visita a questo museo come prima tappa turistica, perchè si potrà avere, in lingua inglese ed in greco, una buona messe di informazioni sui periodi storici che hanno caratterizzato la storia dell'isola di Creta.

La visita al museo comincia dal seminterrato, dove si trovano in esposizione reperti dell'Iraklion veneziana e turca. Fra questi spicca il portale proveniente dal Monastero di San Francesco (distrutto durante l'assedio turco), un'artistica fontana veneziana proveniente da un palazzo ed un bassorilievo della Porta del Lazzaretto (Agios Georgios). In una sala, vi sono inoltre delle pietre tombali turche con iscrizioni d'epoca.

Al pianterreno si trova la collezione di icone provenienti dal monastero bizantino di Panagìa Gouverniòtissa a Potamiès, come pure l'iconostasi ed i portali del santuario, tutti manufatti del XVI secolo. Nella sala d'ingresso, si possono anche ammirare mappe e vedute di fortezze e castelli cretesi risalenti al XVII secolo.

Una delle sale superiori del museo è dedicata al famoso scrittore cretese Nikos Kazantzakis ed un'altra a E. Tsouderòs, uomo di stato nato a Rèthimnon. Tsouderòs fu il primo ministro durante la seconda guerra mondiale. Fuori di queste sale si trova l'esposizione fotografica della Battaglia di Creta nel maggio 1941.

Una delle sale superiori ospita, inoltre, il dipinto di recente acquisto del cretese Domìnikos Theotokòpoulos (El Greco), "Vista del Monte Sinai e del monastero di Santa Caterina", del 1570, il solo quadro del grande pittore a Creta.

Una recente acquisizione del museo è la collezione fotografica di vecchie istantanee di rivoluzionari cretesi e di dignitari del breve periodo in cui Creta era uno stato indipendente, prima dell'unione alla Grecia.

C'è poi una sezione, ospitata in un'ala inaugurata di recente, che illustra (attraverso le riproduzioni di affreschi bizantini che raffigurano i committenti delle chiese) i cambiamenti nei costumi di quell'epoca.

L'ultimo piano del museo espone una splendida collezione di ricami, tessuti e manufatti dell'artigianato cretese. Sono in esposizione le giacche ricamate maschili provenienti da Anògia e Sfakià, come pure i costumi tradizionali delle donne, provenienti da due zone notissime per l'alto artigianato: quelle di Anògia e Kritsà. In questo piano si trova anche la ricostruzione di una casa cretese del 1900 circa e la collezione etnografica del museo.