Piazza 1821 era, infatti, per i turchi ciò che Sandrivani era per i cristiani: un punto focale d'incontro. Sotto il livello della piazza si trova un bagno turco parzialmente scavato ed una cisterna veneziana. Si dice che questo bacino contenesse abbastanza acqua da soddisfare i bisogni idrici della città per ben sei mesi. La cisterna divenne inutilizzabile dopo un terremoto nel 1595, che cambiò completamente il corso della falda acquifera. È da notare che la chiesa dedicata a San Rocco, il santo protettore contro il colera, si trovava proprio qui.

Nella piazza si trova un lapide commemorativa del vescovo Melhisedek, che i Turchi, per paura di una sommossa, impiccarono ad un albero di platano nel 1821.